campo estivo '98
ALBARE'
27-30 agosto


il tema
la Felicità


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Arrivati ad Albarè verso le 16:30 ci siamo subito divisi in 3 grandiose squadre che avevano il compito di scoprire la tematica del campo scontrandosi a battaglia navale. Un enorme cartellone con tante anzi tantissime caselle da scoprire e sotto ad ognuna si poteva trovare dal salvagente al timone, al punto interrogativo a niente e ai più fortunati un pezzo di nave da abbattere. Più la nave era grande più grande era l'indizio segreto che i grandi capi fornivano alla squadra vincente. Il tema finalmente fu scoperto: LA FELICITA’.

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Il giorno seguente bisognava scoprire cosa ognuno intendeva per felicità e così dopo aver spiegato per bene il da farsi, ognuno ha intervistato gli altri animatori e poi a gruppetti ci siamo scambiati le informazioni che avevamo raccolto scoprendo così varie definizioni, ed ognuno ne cercava una che assomigliasse alla sua.
Su dei cartelloni sono state scritte le definizioni di felicità che racchiudevano i vari concetti e sono stati appesi nella stanza da pranzo dove ogni animatore poteva fermarsi a riflettere.
Nel pomeriggio ognuno si è concentrato sulla propria e personale definizione di felicità cercando di pensare al momento più felice di ognuno, al perché di tanta gioia e le sensazioni provate. E come chiusura della giornata abbiamo disegnato una breve pellicola di film che rappresentasse una situazione di felicità.
Il mattino di sabato abbiamo guardato un film intitolato Ovosodo dove bisognava scoprire il tipo di messaggio di felicità.

3
Al termine, nel pomeriggio ci fu una breve discussione sul film per poi riflettere sulla felicità dei mass-media, comprendendo anche la scuola, il lavoro, musica, famiglia, sport, computer...

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Abbiamo cercato di capire cosa avremmo voluto cambiare e come, e infine ci siamo posti l'interrogativo:"e Gesù che tipo di felicità mi propone?" Le risposte sono state molte e varie, ma ci hanno fatto riflettere e a gruppetti abbiamo rifatto a modo nostro le beatitudini dei giovani.

Gesù ci ha donato tantissimi modi per essere felici, ma spesso l’uomo ha difficoltà a scoprirli forse perché li cerca nei luoghi sbagliati e nelle situazioni sbagliate. Guardiamoci intorno, sforziamoci di cogliere anche nelle piccole situazioni le gioie: sicuramente la vita ci apparirà più bella.




Il film: OVOSODO

Regia: Paolo Virzì

Interpreti: Edoardo Gabbriellini (Piero), Salvatore Barbato (Mirko), Marco Cocci (Tommaso), Regina Orioli (Lisa), Alessio Fantozzi (Ivanone), Nicoletta Braschi (la professoressa Giovanna Fornari), Claudia Pandolfi (Susy), Pietro Fornaciari (Nedo), Monica Brachini (Mara), Barbara Scoppa (Bianca), Daniela Morozzi (Luana).
Genere: Commedia italiana, 1997
Soggetto e sceneggiatura: Francesco Bruni, Paolo Virzì, Furio Scarpelli
Fotografia: Italo Petriccione
Musica: Battista Lena e Snaporaz
Montaggio: Jacopo Quadri
Durata: 103'
Produzione: Cecchi Gori Group Tiger Cinematografica
Distribuzione: Cecchi Gori Distribuzione


Soggetto: Ovosodo è il rione nel cuore di Livorno dove Piero nasce nel 1974 ma è anche il suo soprannome perché fa pensare ad una cosa solida con il cuore tenero.
Nedo, suo padre, un ex portuale che entra ed esce di galera, dopo la morte della moglie Bianca porta a casa Mara, la sua giovanissima amante. Pieto cresce con la matrigna e Ivanone, il fratello ritardato, nel chiasso di un condominio popolare. Giovanna, la sua professoressa di italiano, considerata in città una mezza matta, lo vuole aiutare: gli presta i primi romanzi da leggere e lo spinge ad iscriversi al liceo.
Questo film racconta le esperienze di un ragazzo della Livorno popolare, di un adolescente brufoloso dalla faccia accigliata nella sua scoperta del dolore e della dolcezza della vita.







Albarè '98