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primo giorno - il fotografo processato e liberato

• Siamo tutti riuniti al piazzale della scuola materna pronti a partire per il campo.
  Prima di salire in macchina però vengono distribuite le convocazioni al processo, una per ragazzo, sulle quali è spiegato che sono chiamati a far parte della giuria e che dovranno perciò recarsi sul luogo del processo (la casa del campo). Sul retro del foglio della convocazione c'è il profilo di ciascun giocatore, cioè l'identità che dovrà impersonare durante tutto il gioco.
• Appena arrivati alla casa, appare il giudice il quale dà il benvenuto ai componenti della giuria, e ricorda loro l'appuntamento alla sera per il processo.
• Alla sera si convoca il processo. Sono presenti in aula il giudice, l'avvocato dell'accusa, l'avvocato della difesa, il poliziotto con il fotografo, i giurati ed il pubblico. Il giudice invita la giuria a votare per il capo della giuria. E' allora che il professore (convocato anch'esso come gli altri) con fare antipatico fa di tutto per essere eletto, anche se gli altri della giuria non erano d'accordo. Alla fine a forza di insistere, riesce a farsi eleggere.
  [da notare che gli altri della giuria non sapevano del piano del professore, semplicemente non volevano fosse lui il presidente perché esso appositamente si era candidato con fare antipatico. Questo ad esempio è già il primo indizio che potrebbe aiutare i ragazzi a chiedersi perché il professore desiderasse tanto diventare il presidente della giuria]
  Scelto il presidente, esso invita tutta la giuria a presentarsi ad uno ad uno [in modo da far conoscere a tutti il ruolo di ciascuno].
• Il giudice invita finalmente l'avvocato dell'accusa a presentare i fatti secondo i quali il fotografo sarebbe colpevole di cinque omicidi. Esso non si fa pregare due volte, e sfodera una dietro l'altra una serie di prove che dovrebbero incastrare l'imputato [prima di adesso i ragazzi non sapevano niente del processo].
  Ecco i punti salienti del discorso:
  • le vittime erano tutte modelle, e lui è un fotografo di modelle
  • accanto ad ogni vittima viene rinvenuta un'istantanea che l'assassino ha scattato subito dopo il delitto [sono foto preparate prima di partire per il campo]
  • tutte le modelle sono morte avvelenate con lo stesso veleno, rinvenuto in tutti e cinque i referti autoptici
  • viene chiamata a testimoniare una modella compagna di scuola del fotografo, la quale racconta che in gioventù lui era perdutamente innamorato di lei. Lei ricorda benissimo [era riportato nel suo profilo] che un giorno lui la condusse vicino ad un roveto per dichiararle il suo amore, ma lei in tutta risposta le lanciò la sua borsetta in faccia.
  • le foto delle modelle assassinate sono tutte con un arbusto e una borsetta vicino, e con un cuore spezzato disegnato sulla mano.
  • il fotografo ha addirittura nel suo biglietto da visita ritratto un arbusto ed un cuore spezzato.
  • inoltre anche la locandina pubblicitaria del suo negozio lascia intravedere nello sfondo degli arbusti.
  • e la prova schiacciante è la foto che è stata scattata all'ultima modella, nella quale si vede chiaramente riflesso sulla finestra dietro alla vittima, il volto dell'imputato.
  La teoria dell'accusa è semplice: il fotografo soffre di disturbi psichici derivanti da quel rifiuto della sua compagna di classe, per cui ora in ogni modella che incontra, rivive quella scena e prova un irrefrenabile desiderio di eliminare la ragazza.
• A questo punto, il giudice dà la parola all'avvocato della difesa, il quale poveretto non sa proprio cosa dire, e tenta di inventarsi sul momento che la foto può essere stata truccata, oppure che è tutta una congiura. Ma naturalmente, con le prove che ci sono, non riesce a convincere nessuno dei presenti.
  
• La giuria ora è pronta per regionare sul verdetto da emettere. Ovviamente tutti sono convinti che l'imputato è colpevole: c'è persino una sua foto!
  Ma è ora che il professore (da presidente della giuria) si mette all'opera e tenta di confondere i giurati per far liberare il fotografo, tirando in ballo discorsi sulla casualità, e sull'impossibilità di essere sicuri al 100% che quella persona è veramente colpevole.
  Alla fine, a forza di insistere e un po' controvoglia, anche il resto della giuria si convince che l'imputato deve essere liberato. E così accade.

secondo giorno - la ricercatrice assassinata

• durante il pranzo, dialogando, si viene a sapere che:
  • la ricercatrice sta lavorando in un importante progetto, ma non si sa bene su che cosa;
  • il fotografo non perde tempo e comincia ad informarsi se da quelle parti ci sono altre modelle da fotografare;
  • infine, la moglie del professore dichiara di avere forti sospetti di essere tradita [era scritto nel suo profilo]
• al pomeriggio, il critico d'arte ne approfitta della liberazione del fotografo per farsi fare una bella foto [consigiata dal fotografo stesso; dietro al critico, si metterano in bella mostra il professore e la ricercatrice in atteggiamenti intimi; questo per produrre una prova del loro legame].
• il professore si reca dall'ingegnere nucleare per chiedergli se poteva per caso procurargli una sostanza prodotta come scarto delle lavorazioni della centrale nucleare, il binitrato polifasico.
• alla sera, prima di andare a dormire, viene trovata assassinata la ricercatrice, con una dinamica identica a quella delle altre cinque vittime: arbusto, borsetta e cuore spezzato disegnato. E il particolare importante è che il fotografo è sulla scena del delitto a scattare delle foto!!
  Quando arrivano i ragazzi, il fotografo dice di essere lì per un servizio su Halloween che la ricercatrice stessa gli aveva commissionato, e che lui pensava quindi che lei stesse facendo finta di essere esanime... Ovviamente la polizia non ci crede, e lo porta via in manette.

terzo giorno - il fotografo riprocessato

• durante il pranzo, il fotografo tenta di spiegare alla gente che non può assolutamente essere stato lui, anche se sembrerebbe il contrario; per discolparsi porta queste motivazioni:
  • non aveva senso ricommettere un identico omicidio appena il giorno dopo che era stato liberato
  • mostra il biglietto che ha ricevuto dal postino con il quale la ricercatrice gli ha commissionato il servizio [che in realtà è stato scritto dal fotografo]
  • e soprattutto, la ragazza non era una modella
• nel pomeriggio, una vecchietta va dall'avvocato della difesa a confidargli che lei aveva delle prove per cui il fotografo poteva essere scagionato per l'omicidio della ricercatrice.
• la moglie del professore si lamenta perché il professore è un tipo molto disordinato e lascia carte dappertutto, e a lei tocca raccoglierle. Come esempio mostra in pubblico un pezzetto di carta che ha raccolto giusto oggi,
• alla sera viene riaperto il processo, con la stessa giuria e sempre il professore come presidente. A questo punto il professore tutto contento spiega alla giuria che si era sbagliato, e che si sentiva in colpa, e che evidentemente il fotografo era veramente colpevole e occorreva metterlo in galera il più presto possibile. Tutta la giuria è d'accordo questa volta, ma l'avvocato della difesa chiama a testimoniare la vecchietta che dice di aver visto il postino recapitare al fotografo il bigliettino con la quale la ricercatrice gli commissionava il servizio su Halloween.
• l'avvocato dell'accusa a questo punto chiede la sospensione del processo per "novità sopraggiunte"

quarto giorno - alla ricerca della verità

• durante il pranzo oramai è scattato il toto-processo: l'imputato sarà assolto o condannato? Intanto la polizia avverte che nel pomeriggio ci saranno delle perquisizioni ingiro per la casa, e chiede gentilmente di non ostacolare il lavoro.
• in serata, il poliziotto rende noto che durante le perquisizioni è stata rinvenuta una lettera della ricercatrice, nella quale sono indicati degli indizi su come trovare un importante documento.
• Ora scatta la caccia al tesoro: divisi in tre squadre, i ragazzi devono rinvenire i pezzi di un documento che spiega che cosa aveva scoperto la ricercatrice di importante nelle sue ricerche.
• conclusa la ricerca, i ragazzi rimangono divisi nei tre gruppi, e con tutti i ricordi di quello che hanno vissuto e gli indizi che hanno visto, devono capire chi ha ucciso le sei ragazze, ricostruendo più correttamente possibile la vicenda.

in squadra a studiare gli indizi per risalire ai colpevoli

elenco riassuntivo cosa hanno in mano i ragazzi alla fine per capire per collegare gli omicidi delle modelle al fotografo: la testimonianza della modella ex compagna di classe del fotografo, che narra del rifiuto amoroso avvenuto in un roveto e segnato da una borsata in faccia. [guarda] tutte le modelle sono state fotografate con un arbusto in mano, una borsetta a tracolla e un cuore spezzato disegnato. [guarda] il cuore spezzato e l'arbusto presenti anche nel biglietto da visita del fotografo, ad indicare l'ossessione per quella vicenda. [guarda] degli arbusti identici a quelli presenti sui luoghi dei delitti sono presenti anche nello studio del fotografo (fotografati sullo sfondo della locandina natalizia del suo studio fotografico). [guarda] il volto del fotografo riflesso nella foto che ha scattato all'ultima vittima. [guarda] per collegare la morte della ricercatrice al professore l'insistenza con la quale ha voluto diventare il presidente della giuria la strana convinzione nel voler liberare a tutti i costi il fotografo anche in presenza di prove inconfutabili, ed accettare poi senza problemi il suo arresto il giorno dopo. come presidente, il professore ha custodito tutte le prove del processo, avendo così la possibilità di studiarle attentamente ed inscenare il nuovo omicidio ad esempio il professore ha potuto analizzare i referti dove erano riportate le sostanze usate per avvelenare le modelle, ed ha chiesto all'ingegnere nucleare di procurargli uno dei composti. [guarda] la dichiarazione della moglie che pensa di essere tradita; questo fa pensare che il professore in ogni caso ha qualcosa da nascondere. anche nella foto che il fotografo ha scattato al critico d'arte, casualmente appare nello sfondo il professore e la ricercatrice appartati in atteggiamenti intimi. [guarda] la lettera della ricercatrice ritrovata dalla polizia, dove spiega di sentirsi in pericolo. [guarda] il documento che riassume i risultati del lavoro della ricercatrice, che però riporta il nome del professore come autore. [guarda] il pezzetto di carta raccolto dalla moglie del professore, che altro non è che l'altra metà del foglio che il professore ha utilizzato per mandare la commissione del servizio fotografico a nome delle ricercatrice. [guarda]

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