videocassetta TG (terzo giorno - pomeriggio)

nella videocassetta rinvenuta tra le stanze dell'hotel, c'era registrato un telegiornale di pochi giorni prima, nel quale c'era un servizio sulla ricercatrice Verencia. C'era una sua intervista nella quale raccontava della sua prossima partenza per un viaggio di lavoro a Camporovere; pensava di andare lassù in seguito ad un lungo lavoro di ricerca durante la quale aveva raccolto molte leggende popolari e vecchie dicerie secondo le quali quel posto nasconderebbe un antico tesoro dei pirati, collegato in qualche modo al suo pendente che sfoggiava anche durante l'intervista e che le era stato regalato dalla nonna.

[la videocassetta è stata registrata prima della partenza per il campo, realizzando un'intervista alla ricercatrice e facendola precedere da un reale servizio TG in modo da farlo sembrare più reale]


























































































































































terzo pezzo della pergamena (terzo giorno - pomeriggio)

finalmente anche l'ultimo pezzo della pergamena è stato ritrovato; era finito chissà in quale modo tra le scartoffie della guida... Ad ogni modo ora la pergamena è finalmente completa e leggibile, e probabilmente darà utili indicazioni su questo tesoro che sembra nascondersi in quei posti. Ma sarà vero?



























































































































































leggenda del crocifisso (terzo giorno - pomeriggio)

un'interessante documento ritrovato è proprio questa leggenda del crocifisso d'oro. Si tratta di un manoscritto datato 1879 trovato sotto il letto di una stanza dell'hotel e rimasto li' per più di 120 anni! La polvere depositatavi sopra lo ha in qualche modo conservato al punto di riuscire a leggere anche se con qualche difficoltà il contenuto.
[è stato scritto il racconto su un normale foglio, dopodichè podo aver aspettato che si asciugasse bene l'inchiostro lo si è immerso in acqua e subito dopo messo in forno elettrico. Il risultato è eccezionale]
Chi scrive è un ricercatore che tra quelle mura ha perso molti anni di vita in ricerche inutili, tentando anche lui di scovare dei tesori che secondo diverse leggende dovevano trovarsi da quelle parti. Ma le leggende, si sa, sono leggende... Egli racconta di un crocifisso d'oro che non è mai riuscito a trovare, e invita chi decidesse di mettersi alla ricerca di altri tesori, di lasciare perdere e non fare lo stesso suo errore buttando molti anni di vita al vento.

Nel raccontare la leggenda cita alcuni passi precisi che fan capire quanto unico dovesse essere quel crocifisso:

"ha la più preziosa scorza che mai una persona potrà toccare:
chi la potrà srotolare in linea retta per tutta la sua lunghezza vivrà alla luce dell'abbondanza eterna
e questo non per una sola volta ma per tutte le volte comandate"


da queste parole sembra trattarsi di un crocifisso ricoperto di tanto oro da far perdere la testa. Qui di seguito è riportato il manoscritto integrale.

12 aprile 1879

Un'antica leggenda dimora all'interno di queste mura. In verità molte sono le dicerie che regnano su questo antico ostello, ma tutte quante sono state regolarmente smentite da numerosi ricercatori che bramosi di fama o chissà che altro, hanno sfidato la storia e la tradizione passando diverse notti insonni qui dentro nel tentativo invano di trovare una qualsiasi spiegazione o un possibile appiglio per non tornare a mani vuote, lottando per diventare scopritori di chissà quale tesoro e non l'ennesima prova vivente dell'infondatezza di tutte queste dicerie che da anni incessantemente si tramandano da padre in figlio e da paese a città. Ebbene, anch'io scrivo in seguito a tre settimane di affannose ricerche e intricati ragionamenti, e l'unica cosa che fin'ora mi ha dato la forza di continuare e non abbandonare credo sia stata la forza della disperazione. Un ricercatore non vorrebbe mai dover arrivare al punto di ammettere che tutto quello in cui fin'ora ha creduto ciecamente è frutto di pura immaginazione. Purtroppo quel momento per me è arrivato.

Scrivo queste righe per poter far sì che in futuro nessuna persona come me possa cadere in un così grande errore e perdere giorni, energia e anche il rispetto dei propri cari in nome di qualche cosa che non esiste. La leggenda che mi ha portato fin qui è quella della croce d'oro.

Si narra che in questo ostello "Scarabeus" vi è ben nascosta una croce dell'altezza di circa tre mele, completamente ricoperta d'oro massiccio! Fate bene attenzione: non tutta d'oro, ma bensì ricoperta d'oro, di un oro così puro come non sì è visto mai prima un pari simile. La leggenda è molto precisa su questo punto: la croce ha un'anima di legno, di comunissimo legno, ed è la sua scorza che risulta essere "la più preziosa scorza che mai una persona potrà toccare", come recita la leggenda. E' proprio questa precisione e questa puntigliosità che mi ha indotto a credere che ci fosse qualcosa di vero. E' mai possibile che pure idiozie durino, al trascorrere inesorabile del tempo? Purtroppo sì, vista la mia ricerca della croce, finita in un autentico buco nell'acqua. La leggenda racconta che la sua scorza è così preziosa che "chi la potrà srotolare in linea retta per tutta la sua lunghezza vivrà alla luce dell'abbondanza eterna", e continua poi dicendo "e questo non per una sola volta ma per tutte le volte comandate": vi pensate una simile ricchezza? Prima di occuparmi di queste ricerche mi reputavo un uomo semplice, mosso solamente dall'amore per la ricerca e la voglia di verità; ma di fronte a queste promesse non so più dire se quel che ho penato, io l'abbia fatto per questi nobili motivi o per il desiderio di essere l'unico detentore di una tale ineguagliabile ricchezza.

Che la mia avidità ed ingordigia sia d'aiuto a voi che in giorni futuri forse vi rimetterete sulle tracce di queste leggende.

in fede, Sir Wiston



























































































































































soluzione del detective (terzo giorno - sera)

dopo cena il detective con aria seria riunisce tutti nella saletta del piano inferiore con l'aiuto della guida del tour, e dopo qualche discorsetto introduttivo, va al sodo: dopo avere analizzato i vari oggetti rinvenuti in seguito all'omicidio, è giunto alla soluzione del caso.

Il direttore non conferma nemmeno una virgola, e si dichiara completamente estraneo all'accaduto. Nonostante ciò, la guida invitata dal detective a chiamare il commissario per mandare agli arresti il direttore, si precipita a telefonare al commissario di zona Brambilla, il quale porta via in manette l'imputato.
[è stata preparata una scenetta con gli organizzatori del gioco; il direttore però non era un organizzatore ma un ragazzo, e la sua difesa perciò è stata "spontanea"]



























































































































































caccia al tesoro della pergamena (terzo giorno - notte)

dopo aver assegnato alla giustizia il direttore, il detective passa a discorsi più ludici tirando fuori i pezzi della pergamena che gli erano stati consegnati la sera prima e mettendoli assieme all'ultimo ritrovato il giorno stesso. Il risultato sono delle frasi dal significato oscuro, con uno scarabeo sullo sfondo quasi impercettibile. Tutto ciò incuriosce gli ospiti dell'hotel perché sembra proprio essere la descrizione di un nascondiglio di un tesoro.

Potete analizzare la pergamena qui sotto:


E per comodità eccovi riportato il contenuto:

In lungo andare col tempo passato
codesto foglio da molte genti è stato cercato
ostello, monte e via: ovunque si rovistava
tra disperazione e speranza, invano tutto sembrava
le porte da aprire sono tante e nascoste
braccia forti e menti pronte si sono proposte
di un semplice sogno sembrava trattarsi
Morfeo e gli altri dèi occorreva accaparrarsi?
ma il grosso enigma restava comunque irrisolto
lontan dalla ragione lo sforzo deve essere raccolto
dalle poche righe di questa pergamena ingiallita
fanciulle e giovincelli posson trovare la verità proferita
giace dunque non lontan la soluzione misteriosa
testa occorre avere e non fretta troppo bramosa
di astuzia e intelligenza ci si dovrà servire:
morto invano altrimenti come gli altri si potrà finire.


[ai ragazzi è stata consegnata una copia del contenuto della pergamena, e si è lasciato che il loro cervello lo elaborasse fino a che, con qualche aiutino, sono giunti alla soluzione e si sono buttati di corsa verso il luogo indicato nella pergamena]

Avete capito dove è nascosto il tesoro?
Vi assicuro che tra le righe riportate dalla pergamena c'è indicato il posto preciso dove si deve andare a cercare! Basta dare "il giusto peso" alle parole!

Se vi siete arresi, leggete qui la soluzione.


Una volta che gli ospiti sono giunti sul luogo segretamente indicato dalla pergamena, lì vi scovano qualcosa di strano, che però non assomiglia precisamente ad un ricco tesoro: si tratta di uno strano ritratto:
 


E' un disegno molto particolare perché come si può vedere raffigura un teschio utilizzando solamente cifre numeriche.

Gli ospiti rimangono senz'altro delusi di questa povera scoperta: tutti stavano già sognando pepite d'oro e diamanti in abbondanza... invece ecco qui un semplice disegno.
Ma il detective li avverte: "Il mio sesto senso mi dice che questo è solo un tassello da mettere assieme a tutti gli altri indizi, per poter infine giungere al tesoro vero!"
Gli ospiti si convincono all'istante di questa appassionante teoria, e iniziano già con la mente a collegare questi numeri con altri numeri che avevano trovato il giorno prima...








































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































caccia al tesoro della pergamena
- SOLUZIONE -
per capire il luogo nel quale è nascosto l'ipotetico tesoro, basta leggere in sequenza solo la prima parola di ogni riga. Quindi:
In lungo andare col tempo passato
codesto foglio da molte genti è stato cercato
ostello, monte e via: ovunque si rovistava
tra disperazione e speranza, invano tutto sembrava
le porte da aprire sono tante e nascoste
braccia forti e menti pronte si sono proposte
di un semplice sogno sembrava trattarsi
Morfeo e gli altri dèi occorreva accaparrarsi?
ma il grosso enigma restava comunque irrisolto
lontan dalla ragione lo sforzo deve essere raccolto
dalle poche righe di questa pergamena ingiallita
fanciulle e giovincelli posson trovare la verità proferita
giace dunque non lontan la soluzione misteriosa
testa occorre avere e non fretta troppo bramosa
di astuzia e intelligenza ci si dovrà servire:
morto invano altrimenti come gli altri si potrà finire.


Ossia:
IN CODESTO OSTELLO TRA LE BRACCIA DI MORFEO MA LONTAN DALLE FANCIULLE GIACE TESTA DI MORTO

Poiché Morfeo è il mitico Dio del Sonno, la frase porta alle camerate, e "lontan dalle fanciulle" indica più precisamente la camerata maschile. Ma cosa sarà questa "testa di morto"?

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