camporovere 2000
-     A T T I V I T A'     -


Dopo le fatiche del Grest eccoci in partenza per il campo per vivere insieme alcuni giorni in allegria. Non è per niente facile in un gruppo così numeroso essere tutti amici, condividere gli stessi valori ed è per questo che abbiamo deciso di parlare dell'amicizia. L'abbiamo fatto suddividendo le attività in tre parti principali utilizzando diverse dinamiche.

Per prima cosa abbiamo valutato che tipo di amico ognuno di noi voleva essere e, cosa più difficile, rendersi conto se la nostra ideologia si riscontrava con la realtà.

Ma in che modo si comunica con gli altri? Si comunica con i gesti, con il tono di voce, con le parole, con lo sguardo, con l'atteggiamento e tutti devono seguire la stessa sintonia, altrimenti si rischia di non essere capiti. E nascono le incomprensioni! Non possimo dire ad un amico che ci è simpatico se abbiamo uno sguardo triste ed un atteggiamento schivo, non ci crederà mai, e si sentirà preso in giro. Noi comunichiamo in ogni istante noi stessi, i nostri pensieri, le nostre emozione e l'unico modo per non ingannare gli altri e soprattutto noi stessi, è essere sinceri e autentici.

Abbiamo poi imparato che ci sono amicizie più importanti come quelle con l'amico o l'amica del cuore e quella della compagnia, e amicizie meno personali come quelle a scuola, al lavoro, per strada. Ma c'è un aspetto che le accomuna tutte ed è il rispetto. Un amico deve sempre rispettare le idee, i pensieri, i valori dell'altro, anche se non li divide totalmente. Un amico non impone mai le sue scelte ma sa ascoltare ed andare incontro alle esigenze altrui. Non è facile essere buoni amici, ma non è impossibile.

Anita



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