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incontro di venerdi' 18 ottobre '13 |
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incontro: ''il Sogno dei Dieci Diamanti''
l'anima siamo noi, la nostra stessa vita. Impegnamoci a curarla.
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A MIHI ANIMAS" è lo slogan che ci accompagnerà per tutto l'anno. E' sempre stato lo slogan di don Bosco e noi lo abbiamo voluto fare nostro per capire a fondo la sua dimensione spirituale. Dopo una breve introduzione alla figura di don Bosco per i nuovi arrivati, siamo subito partiti con un gioco che ci ha visti a caccia della mappa che ci condurrà durante l'anno lungo il cammino. La mappa riportava la scritta: "Anima Mia Marcia con Forza!".
Ma cos'è l'anima? Ne abbiamo voluto parlare con una semplice dinamica.
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L'anima:
La parola "anima" ha origini greche, "ànemos" significa "soffio, vento".
Anche nella sua origine etimologica, quindi, contiene l'idea di un movimento continuo, come un fiume che scorre o, appunto, il vento.
Questione:
L'anima è separata dal corpo? Anche nella cristianità, dopo la morte l'anima lascia il corpo.
Che c'entra l'anima con la vita? Come si può concretizzare un concetto tanto aleatorio?)
Esperimento:
-bottiglia d'acqua = la persona, intesa nella sua totalità (corpo, mente, anima...)
-l'acqua all'interno = il corpo
-zucchero = l'anima
Si scioglie nell'acqua dello zucchero --> la persona (bottiglia) diventa dolce, felice. Cosa significa? Lo zucchero rappresenta l'anima, sede della felicità. Esso, riversato nella persona, la rende felice. Ma, concretamente, dove va lo zucchero? Scompare, consumato, dalla persona? No, si scioglie all'interno del liquido, che lo assorbe.
L'acqua e lo zucchero non sono più divisibili, creano assieme il fondamento della persona. Essi si muovono, e sono continuamente modificati dagli eventi esterni subiti dalla persona. Per esempio tristezza, felicità, gioia...
Se si lascia per troppo tempo l'acqua nella bottiglia, acquisisce un cattivo sapore, diventa "cattiva". Bisogna continuamente arricchirla, addolcirla, attraverso la preghiera e il servizio.
L'anima non è un concetto separato dalla persona. E' la persona stessa, è sia la sua mente che la sua personalità.
Prendersi cura dell'anima equivale a prendersi cura della persona.
Quindi, attività come la preghiera, la confessione e la comunione, che avvicinano l'anima a Dio, sono direttamente benefiche per la persona. Il nutrimento più grande, per l'anima, è l'amore.
E' l'anima che dà senso al corpo: non è il corpo ad essere contenitore dell'anima.
Anima e vita:
Si dimostra che l'acqua, all'interno della bottiglia, non è mai ferma, ma in continuo movimento.
Ogni sua molecola si muove continuamente, in un flusso incessante ed univoco.
Sotto questo punto di vista, l'anima combacia con la vita, nel senso che il concetto di anima identifica uno stato di "vitalità". In origine, il termine greco "anemos" significava proprio "respiro", "soffio". L'analogia con la vita è immediata: sono gli esseri viventi che respirano, e per loro la vita scorre come l'acqua sul letto di un fiume.
Anche l'acqua usata nell'esperimento rimanda alla vita: essa ne è la sorgente naturale.
Conseguenze:
prendersi cura dell'anima, quindi, significa curare la propria persona e la propria vita.
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In chiusura abbiamo letto il sogno di d.Bosco dei dieci diamanti, capendo che esso ci vuole dare una direzione verso la quale far marciare la nostra anima. In quale modo ancora non lo abbiamo analizzato: sarà l'obiettivo di questo anno di cammino.
Con il triennio abbiamo discusso sull'importanza di fare un cammino virtuoso, in modo che dia frutti e che tutti noi possiamo crescere come persone e come cristiani.
E' stato anche introdotta la proposta formativa, che prenderà spunto (come proposto dai sussidi MGS) sulla Divina Commedia.
Qui il link dei due video che abbiamo utilizzato per introdurre la Divina Commedia:

Divina Commedia Musical Remix |
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Videoclip Divina Commedia |
E qui potete trovare i pdf dei sussidi MGS che utilizzeremo quest'anno (da sito www.donboscoland.it):
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