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discutendo dell'attività
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egli ultimi anni è diventato sempre più difficile, ed è forse per questo che "la comunicazione" è stato il tema egemone di tutto il nostro campo invernale a Fongara dal 2 al 5 gennaio.
Il pomeriggio del primo giorno abbiamo visto in quali difficoltà si incorrono nell'interagire con un'altra persona e quali sono invece le principali cause di una comunicazione non efficiente. Nel primo caso abbiamo provato a spiegare, dopo averne sentito l'originale, un articolo di giornale: ci siamo resi conto che, nel trasmettere un concetto tra più persone, ognuna delle quali ne apprende qualcosa dalla precedente, si arriva alla fine con una versione che ha con l'originale in comune soltanto i tratti più significativi.
Nella seconda fase, tramite alcune interpretazioni degli animatori, abbiamo visto che cosa impedisce una buona comunicazione. Tra questi ricordiamo il luogo dove la comunicazione si svolge, e soprattutto l'atteggiamento di chi parla e soprattutto di chi ascolta.

in chat con chi?
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Passiamo al secondo giorno: qui abbiamo capito come facilitare una buona comunicazione, in che modo riassumere efficacemente una lettera e capire quali rischi si incorrono chattando in internet con persone sconosciute. Nel primo caso ci siamo resi conto che è molto più facile convincere una persona di quanto si sostiene parlando faccia a faccia con la persona interessata anziché parlandole per telefono. Abbiamo poi provato a riassumere un breve testo in poche parole, mantenendone però i tratti fondamentali.
Nell'ultima e più interessante delle attività proposte quel giorno abbiamo compreso quanto sia pericoloso comunicare in chat. Divisi in gruppi abbiamo cercato di confondere un gruppo principale che doveva capire dalle nostre risposte quale gruppo fosse composto da maschi e quale da femmine. Abbiamo compreso che parlando con uno sconosciuto in chat è molto facile farsi forviare e cadere in possibili inganni.

il rockettaro
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Arrivati al terzo giorno abbiamo affrontato uno dei temi più significativi del comunicare, e cioè l'abbigliamento. Alcuni di noi si sono travestiti da personaggi particolari, quali il fumatore, il rockettaro, l'immigrata musulmana… Abbiamo visto che l'abbigliamento molte volte comporta un pregiudizio: se non si conosce una persona l'abbigliamento è la prima etichettatura che le si addossa.
Nella seconda parte dell'attività ci siamo affrontati e scontrati faccia a faccia su temi che interessano particolarmente il mondo di oggi, come l'indulto, l'aborto, il terremoto in Abruzzo…
Nell'ultimo giorno abbiamo per così dire tirato le somme: abbiamo realizzato dei cartelloni nei quali esprimevamo i nostri pensieri e riflessioni, giudicando quale fosse l'attività che più ci ha colpito durante il campo.
Avere affrontato questa tematica mi ha fatto riflettere, constatando che la frenesia e la società al mondo d'oggi sono le principali cause della mancanza di comunicazione.

tirando le somme
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