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nella stanza di amputazione delle mani
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na giornata stancante, una di quelle che quando appena tocchi il letto, ti addormenti. A differenza del solito, il gioco notturno l'abbiamo fatto il terzo giorno di campo: nessuno se lo aspettava, solo pochi di noi hanno visto (tramite la finestra) i coordinatori travestiti. Alcuni di noi aspettavano in silenzio, altri dormivano. Verso l'una e mezza di notte una marea di fumo ci invase la stanza, seguito da una macabra melodia. Capimmo che era iniziato il gioco. Noi ci siamo messi ad urlare anche per svegliare gli altri. Dopo un po' arrivò il "capo" che ci spiegò le regole del gioco.
In pratica eravamo divisi in gruppi e il gioco consisteva nel superare delle prove imposte da dei mostri per recuperare degli oggetti. Il mio gruppo non ha avuto molto successo, ma ci siamo divertiti lo stesso. Il gioco è finito alle quattro! Anche se la mancanza di una "storia" stile gioco di ruolo collegata al gioco notturno non ha creato l'atmosfera in preparazione alla notte, è stato tutto molto divertente ed entusiasmante.

alcuni degli oggetti usati per l'ambientazione del gioco
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