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sfida a ''non t'arrabbiare''
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! 8! 3! 5! 2! 7!": questo era ciò che si poteva sentire urlare durante i momenti di libertà e, se non ci fossimo conosciuti tra di noi, più di una persona avrebbe potuto dire tranquillamente: “altro che libertà, rinchiudeteli che questi stanno dando i numeri!!” [fragorosa risata]
Dall’alto della nostra collinetta di Langhirano, quando non avevamo piatti da lavare, bagni da lucidare, giochi all’ultima goccia di sudore da pianificare, serate in cui tutto doveva quadrare (anche se si chiamavano cerchi) da organizzare o preghiere adatte al tema del giorno da strutturare, vuol dire che ci trovavamo nel momento più tranquillo della giornata: il tempo libero.
In questa parte del giorno tutto, o quasi tutto, era consentito (pisolini a parte) e proprio per questo penso sia stata la più costruttiva per quanto riguarda le relazioni: potevi intensificare la tua amicizia con Gesù andando in cappellina, ritagliare un po’ di tempo per quell’amico che non aveva avuto il tuo stesso turno di servizio, chiamare a casa mamma e papà, prenderti dello spazio per te stesso per rendere più tuo un momento del giorno, conoscere meglio quella persona con cui durante il grest non hai avuto l’opportunità di costruire un amicizia, allenarti duramente in avvincenti partite a “schiaccia 7”.
Penso proprio che il momento di libertà sia irrinunciabile per un campo speciale come quello di quest’anno!

merenda...
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...per tutti!
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sfide...
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all'ultima pedina
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