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momenti liberi... a sentirne il nome sembrano un sogno: un piccolo lasso di tempo che tu puoi gestire come vuoi. Fra un'attivitā e un turno di servizio c'č bisogno di un po' di tempo in cui riprendere il fiato.

fuori fa freddissimo ma nulla puō fermare i pių temerari
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E cosė, chi in un modo chi in un altro, si faceva passare il tempo che č sempre un po' di meno di quel che sarebbe servito. Chi gioca a scacchi, chi a dama, chi a carte, chi studia, chi finisce la lezione di scuola, e cosė via. C'č stato anche chi faceva scomparire le scarpe d'altri, chi usciva a giocare con la palla, e anche chi non faceva niente.
Come giā detto prima, il tempo non era mai abbastanza, cosė capitava di interrompere partite di carte senza sapere chi aveva vinto. Riuscire a finire due partite di scacchi era un'impresa, una ci si riusciva e l'altra la si doveva abbandonare per poi trovare i pezzi tutti spostati!
Siccome il campo finiva poco prima del ritorno a scuola, c'č stato chi ha dovuto portare con sč i compiti per le vacanze e/o i libri per studiare.

grande sfida all'ultima pedina
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Molte sono state le persone che giocavano a carte: magari all'inizio in due, poi con l'arrivo di qualcun altro si arrivava ad essere anche in sette/otto, giocando a scala quaranta e ad "Uno".
Poi c'erano i cosidetti giochi in scatola, i giā nominati scacchi, ma c'era anche la tria, la dama, la dama cinese e il famoso "indovina chi?" spesso giocato nella variante con due personaggi da indovinare.
Comunque i momenti liberi sono stati momenti di rilassamento, di riposo e di divertimento.
Senza di essi un campo non sarebbe lo stesso.
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