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20/23 agosto 2003
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l'inventiva e l'intraprendenza con noi non vanno mai in vacanza, e così ecco che giocando a fare i registi, i macchinisti, gli attori e via dicendo, è nato un filmino niente male. Purtroppo per ora ancora nessuna Nomination per gli Oscar... non sarà mica uno di quei capolavori incompresi?!


 
:: scarica il film ::

i voleva un'idea diversa dal solito. Diversa dai soliti sketch, dalle trovate comiche che il gruppo oramai maneggia spesso e volentieri. Si voleva fare qualcosa di diversissimo, ma diverso vuol dire... triste! E allora perché no? Ecco l'idea: abituati come siamo a spingere verso il buonumore e la comicità, cosa sarebbe successo tentando di registrare un film intriso di tristezza fino all'osso? Beh, questa è senz'altro una novità, e poi sicuramente solo a vedere le facce dei nostri improbabili attori, le risate sarebbero piovute probabilmente ancor più che non nel caso avessimo filmato qualche gag.

Ecco allora la trama: una ragazza alla ricerca dell'amore vero, peraltro senza successo. Segue una descrizione critica delle varie scene, curata personalmente dal regista. Mi raccomando, non siamo impazziti: leggete tutto in chiave altamente ironica!


l'incontro sulla panchina
scena 1
dopo una lunga passeggiata per un sentiero di montagna, la ragazza [Elena] entra in campo a testa bassa e camminando molto lentamente. Si sente che manca qualcosa, che lei stessa non si sente completa. Trova una panchina e si siede, anche se non è stanca di camminare, e si accorge che nella stessa panchina c'è seduto un ragazzo [Filippo] con tanto di occhiali scuri e golfino sulle spalle: è chiaro il contrasto tra l'incertezza della ragazza e la sicurezza che invece trasmette il ragazzo. Dopo un breve incrocio di sguardi, lei se ne va.


il ragazzo lontano
scena 2
il cammino per il sentiero (ossia, la vita stessa) prosegue, e la ragazza incontra un altro ragazzo [Nicola] inpiedi davanti a lei, ma sensibilmente lontano da lei. L'inquadratura non riesce quasi mai a contenere entrambi simultaneamente, tanto sono grandi quei pochi metri di distanza che li separano. Lui la fissa dall'inizio alla fine, anche quando lei dopo qualche secondo decide di ripartire lasciandosi alle spalle anche quel ragazzo che non ha saputo fare nemmeno un passo verso di lei. Quando i due si incrociano, entrambi entrano nella stessa inquadratura: la partenza è già una sconfitta di per sè.


momento di riflessione
scena 3
anche il paesaggio attorno concilia questo cammino "interiore" verso la ricerca di se stessa e del vero amore. La ragazza si appoggia al palo di una staccionata con un fare scoraggiato, di fronte alla radura sterminata. Essa la scruta: come è possibile trovare qualcosa che non si conosce? qualcosa disperso da qualche parte in quella successione infinita e disordinata di campi verdi? il cammino avrà veramente una fine? Stringe tra le mani un fazzoletto di carta, le dà sicurezza e conforto non avere le mani nude. Ma è una senzazione passeggera, una falsa convinzione. Ad un tratto si alza e lascia che il fazzoletto si perda nel vento: è ora di ripartire.


alla fermata dell'autobus
scena 4
cambia l'ambientazione: dalla campagna al paese. Le strade da percorrere prima di giungere alla meta sono tante ed inaspettate. La tristezza che regna nella ragazza però accomuna i diversi paesaggi più di quanto le immagini tendano a diversificarli, creando un forte effetto di legato. Alla fermata dell'autobus, lei incontra un ragazzo [Matteo M.] appoggiato sul pilone che sostiene gli orari di linea. Lei si ferma e decidere di aspettare assieme a lui. Aspettare cosa? E' la domanda che anche lei si fa, ma non trovando nessuna risposta né dentro di sè né nel ragazzo, decide con un gesto di grande tristezza, di ripartire con un passo che mai in passato fu più deciso.


i fidanzati felici
scena 5
una sola cosa può moltiplicare la tristezza di una persona già distrutta: arrivare a confrontarsi con la gioia in persona. La ragazza mentre sale una gradinata, incrocia una coppia di fidanzatini [Debora e Federico] la cui felicità si legge chiaramente sui volti e su tutti quei piccoli gesti di intima complicità che loro si scambiano. La ragazza non può che proseguire la salita facendo finta di nulla, ma una volta date loro le spalle, la voglia di girarsi e guardarli è troppo forte, quasi lei voglia raccogliere le gocce di felicità che traboccano da quell'anfora ricolma che ha appena incontrato. Dopo questo incontro prevarrà la malinconia o la speranza?


l'incontro finale
scena 6
la desolazione è all'estremo, quando in campo appare un ragazzo [Giorgio] che spala a fatica un mucchio di sabbia. E' un ragazzo serio, lo si vede da quanto impegno ci mette nel suo pur semplice lavoro. Al passare della ragazza però egli si ferma. Non è stanco, potrebbe continuare a spalare per ore, ma decide di fermarsi perché qualcosa l'ha attirato. Lei sente questo sguardo diverso su di lei, e con un gesto naturalissimo si volta verso di lui, anche se questo vuol dire tornare indietro rispetto al suo cammino. Lui sembra condividere l'interesse della ragazza, mostrando uno sguardo sempre più attento ed accennando addirittura un passo verso di lei. Lei lo vede ed a sua volta accenna un passo verso di lui. Sembra arrivato per la ragazza finalmente la fine del cammino. I passi di lui si fanno decisi, diventano una camminata piena di desiderio ed amore.


Il finale cari ragazzi è a sorpresa! Quando mai un regista svela il finale del proprio film? Se la curiosità è abbastanza, non vi resta che scaricarvi il film in una di queste versioni, a seconda della connessione che avete e la qualità che desiderate.


::   s c a r i c a   i l   f i l m   ::
durata 5'08'', file mpeg. Scegli la qualità che preferisci:

qualità BASSA
160x100 - 1,5MB
qualità MEDIA
160x100 - 2,5MB
qualità ALTA
332x208 - 5,0MB


  Andrea
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