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la partenza: ancora tutti asciutti
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ente aggrappata ai termi con poche parti del corpo non coperte da indumenti ma ben visibili dato il colorito molto acceso (bordeaux). C'è qualcuno, però, che oltre ad essere infreddolito e totalmente ghiacciato sembra proprio senza speranza di salvarsi! Questi ultimi, sono infatti di un pallido morto.
Ma voi starete già pensando a dei soldati di ritorno da una guerra, o più semplicemente alle scene di un film horror (dato che i personaggi sono veramente paurosi.. o meglio bruttissimi!). Invece vi sbagliate, è molto di peggio: ossia gli animatori del GAS di ritorno da una.. non so come definirla.. che comunque doveva essere una semplice passeggiata sulla neve ma in un posto lontanissimo, ossia Castelvecchio.

una palla di neve umana
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Siamo usciti dalla porta di casa e ci sembrava di essere già al polo nord.. mancavano solo gli orsi, ma forse mi sbaglio perché mi sembrava addirittura di averli visti. Ah no, quelli erano i pinguini!
Per iniziare bene la passeggiata, l'Alessia ha preso il volo ed è caduta con il suo bellissimo culetto. Le risate non sono mancate ma non avevamo ancora finito di ridere quando già metà del gruppo era nella sua stessa situazione... ossia a gambe all'aria (che tra l'altro era gelida).
Quindi i più rompiscatole (non facciamo nomi tanto si sa già chi) hanno iniziato a palle di neve. Ci siamo poi fermati in un boschetto dove abbiamo fatto ancora a palle di neve ed eravamo bagnati fradici. Abbiamo passeggiato ancora un po' e alla fine ci siamo fermati definitivamente in un boschetto. Qui anche i coordinatori si sono divertiti. Lo sapevamo che erano proprio dei bambini ma non pensavamo fino a questo punto, soprattutto Paolo S.! Quest'ultimo mi ha fatto fare, con la schiena scoperta, tutto il giro di tutto 'sto boschetto!

sulla neve vige la legge del più forte
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Poi, finché gli altri non avendo ancora passato la mia sorte si divertivano, io mi sono messa in disparte e con me c'erano Teo, Giorgio, Cario e Soldo. Ad un certo punto, tutti gli altri, messi d'accordo, ci hanno chiamato per fare la foto. E che foto: e uno, e due, e tre... tutti addosso a noi cinque ci hanno buttati per terra, ci sono saliti sopra e ci hanno riempiti di neve.
Tornando a casa mi sentivo un pinguino perché da quanto freddo avevo camminavo come loro.
Comunque ci siamo divertiti.
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